Alla scoperta del Parco Naturale di Paneveggio

Cari travellers,

chi di voi non ha mai desiderato un incontro ravvicinato con il re dei nostri boschi, il maestoso cervo o i più piccoli ma sempre splendidi caprioli? Sapete, qui in Trentino sono state realizzate delle aree protette dove questi animali possono vivere protetti in ampie aree recintate, cosa che rende possibile per i visitatori avere dei contatti anche molto ravvicinati con questi bellissimi animali. Le più conosciute sono il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Naturale dello Stelvio ed il Parco Naturale di Paneveggio.

E’ proprio di quest’ultimo che oggi vi voglio parlare!

LA SUA STORIA

Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è costituito da ambienti tipicamente montani e, nell’ambito dei suoi quasi 20.000 ettari, sono rappresentati i luoghi più vari. Dalle imponenti pareti di bianca dolomia al dolci pascoli alpini, da limpidi specchi d’acqua alla suggestiva e secolare foresta di abete rosso, a tutti nota come Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza. Il Parco è stato istituito nel 1967 e da allora ha avuto un continuo percorso di crescita, ha visto e continua a vedere un aumento dell’apprezzamento da parte del grande pubblico che viene a visitarlo.

COME RAGGIUNGERLO

Si trova nella parte orientale del Trentino tra le valli di Fiemme e Fassa a nord, del Primiero con il torrente Cismon a sud e del Vanoi ad ovest. I suoi 197 Km quadrati comprendono sostanzialmente tre unita geografico-paesaggistiche: la grande foresta di abete rosso, il complesso dolomitico delle Pale di San Martino che, ad est, sconfina nel Veneto e la parte orientale dell’ampia catena di porfidi del Lagorai.

Trento – Civezzano – Fornace – Segonzano – Capriana -Molina – Ziano di Fiemme – Predazzo – Paneveggio – riserva dei cervi (poco prima del centro visitatori Strada Statale, 50 – Passo Rolle).

LA NOSTRA ESPERIENZA

Io e il mio compagno Davide abbiamo scelto questo parco come meta di una piacevolissima gita in una limpida giornata di sole.

Partiti da Trento al mattino, in poco più di un’ora e mezza siamo arrivati a destinazione, lasciando la macchina in un comodo parcheggio accanto ad una casa rossa comodo vicino ai recinti.

Non è servito aspettare molto per essere letteralmente travolti dallo spettacolo generale di quel luogo: davanti ai nostri occhi infatti le Pale di San Martino si mostravano in tutta la loro grandiosa bellezza, resa ancor più spettacolare dallo strato di neve che ancora le ricopriva che a sua volta rifletteva la luce del sole creando colori veramente unici. E abbassando lo sguardo attorno a noi ecco che la natura selvaggia fa sentire completamente avvolti. Prati innevati a perdita d’occhio e alberi possenti e altissimi che ti fanno sentire piccolo piccolo..

Che emozione e che pace offrono luoghi come questo, e noi ci muoviamo quasi in punta di piedi per non disturbare la quiete che ci circonda.

Lentamente io e Davide ci avviciniamo ai recinti, ed ecco che subito veniamo attirati dagli abitanti del parco, questi bellissimi animali cui possiamo avvicinarci così tanto da poterli osservare piuttosto bene. Alcuni mangiano pacifici e apparentemente soddisfatti, altri invece si rilassano in gruppo sotto gli alberi. Fa quasi tenerezza vederli lì tutti vicini con il pelo arruffato che si difendono dal freddo scaldandosi l’un l’altro.

Ad un certo punto si avvicina a noi una famiglia con dei bambini, che si mostrano incuriositi ed entusiasti nel vedere questi bellissimi animali. E io mi trovo ad osservarli, e penso a quanto sia bello poter offrire ai bimbi occasioni come queste, uscire di casa per scoprire il mondo e la natura in modo semplice ma coinvolgente, come facevo anch’io da bambina.

Carichi di nuove immagini ed emozioni lasciamo alla fine questi luoghi.. Prossima tappa Val Venegia.

Seguiteci! ♥