Cari travellers,
ricordate la nostra ultima gita fra i cervi? Ecco oggi vi propongo la seconda parte di quella che è stata davvero una giornata memorabile..
Lasciata alle nostre spalle la riserva dei cervi di Paneveggio, infatti, proseguiamo sulla SS 50 in direzione Val Venegia che dista circa 3 km. All’arrivo troviamo un comodo parcheggio dove lasciare la macchina (gratuito, anche se facilmente in stagione estiva ci sarà qualcosina da pagare) ed iniziamo al nostra passeggiata.
Davanti a noi una comoda via che ci collega alla malga Venegia: la strada è larga e bel battuta, cosa splendida per chi, come noi, non ha portato con sé le ciaspole o gli sci ma desidera comunque godersi la zona.
Anche qui, come nella tappa precedente, la natura è la protagonista assoluta! Attorno a noi regna solo la tranquillità e il silenzio di un luogo che ha ancora qualcosa di selvaggio, silenzio rotto soltanto da battere di un picchio su qualche albero, dal gorgoglio dell’acqua di un torrentello nelle vicinanze e dal sibilo del vento che soffia tra i rami. Insomma si viene quasi portati fuori dal tempo e dallo spazio in un posto così. La vegetazione inoltre è ancora bel coperta di neve, cosa che crea un’atmosfera ancora più speciale nella quale ci immergiamo completamente.
Incontriamo un sacco di persone che approfittano di questa bella giornata di sole, chi facendo sport, chi, come noi, semplicemente quattro passi fuori dal caos cittadino. Ma un posto come questo è una meraviglia anche per i bambini, che possono correre senza freni in mezzo ai prati e giocare a tirarsi la neve. E anche questa volta mi fermo a guardarli, e quasi mi viene da ridere pensando a quando lo facevo io con mio padre o mia sorella da bambina. Sono queste le esperienze semplici che lasciano ricordi di valore!
Passo dopo passo ecco che il panorama si apre sulle grani montagne che fanno da protagoniste a questa zona.
Impossibile per due appassionati di fotografia come me e Davide non fermarsi a fare qualche foto. Ed è tutto talmente bello che c’è solo l’imbarazzo della scelta sull’inquadratura più pittoresca. Ripreso il nostro cammino proseguiamo ancora per circa una mezz’ora fino ad incontrare Malga Venegia (1764 mt) e anche se non ci fermiamo vi garantisco che il profumo che usciva dalle cucine ha attirato tutta la nostra attenzione, e non solo la nostra visto il numero di persone sedute ai tavoli per gustare tutte le specialità proposte dal menù. La prossima volta ci concediamo un pranzetto anche qui.
Il nostro cammino invece ci porta fino al rifugio successivo, la Malga Venegiota di Tonadico (ancora una quarantina di muniti di strada), una graziosa e poco frequentata struttura con pietre a vista e una grande terrazza, dove l’incontro con la natura e con le maestose Pale di San Martino è pressoché totale. Impossibile descrivere ciò che si prova alzando lo sguardo e girando un po’ su sé stessi, è veramente splendido!
Ecco quindi che carichi di emozione e ancora con un po’ di batticuore (non per la fatica eh.. la passeggiata è molto tranquilla) torniamo pian piano verso casa. Bisogna dire che abbiamo avuto una gran fortuna, il bellissimo sole di oggi ha reso tutto ancora più memorabile.
Lo consiglio a tutti! Zaino in spalla e via.. ne vale la pena!
A presto!
Martina ♥